Non siamo indispensabili…
Non siamo indispensabili…
non siamo indispensabili;
non più di uno scoiattolo,
non più di un pangolino,
non più di un corvo,
non più di una formica,
non più di un pipistrello,
non più di un geco,
non più di una murena.
Quanti esseri umani
o simil-umani
hanno calcato il vergine suolo
del pianeta azzurro,
da Giava all’Iberia,
dalla Patagonia al continente australe,
dalla sfera iperborea alle colline di mezzo,
dalle savane ai ghiacci,
dai deserti alle piane
e alle conche montane,
nelle foreste o sulle isole?
Quante ossa sbriciolate
fra polvere e fango
e ceneri sparse al cielo
da pire fumanti
o nei grandiosi fiumi
e invocazioni alla luce
o all’oscurità?
Quante idee e pensieri?
Quanto amore e quanto odio?
Quanto svanito nell’etere
nell’eterno inconsulto viaggio
nel cosmo silente e ardente?
Eppure ogni essere è indispensabile;
anche l’individuo umano:
piccola breve scintilla,
nuvola atomica,
groviglio di sole e tenebre,
invenzione innominata
e stilla della creazione.
Ogni vita ha in sé la fine
(e un fine)
e ogni fine è un nuovo inizio.
Cesano Boscone-mattina, 29 aprile 2020
Alberto Figliolia