anteiaculationem

anteiaculationem

eravamo in attesa

presso un fotografo di moda

provavamo la posa

per uno scatto insieme

sullo sfondo di un coro sacro

ma il fotografo ebbe un intoppo

e dovette abbandonarci

su un pianerottolo

sopra le scale che scendevano

non ricordavo il tuo nome

anche se sapevo di conoscerti

da lungo tempo

fu in quella lenta tensione

che ti avvicinasti ancor di più

il tuo volto sopra il mio

la tua pelle era bianca e rossa

ci strofinammo un po’

guancia contro guancia

eri fresca

poi si sfiorarono le bocche

il tuo bacio sapeva d’acidulo

ma le labbra erano umide al punto giusto

quindi ti stendesti

con il solo reggiseno

e io su di te

a mimare l’atto sessuale

poi

un movimento inconsulto

del coniuge accanto, nel letto notturno

mi risvegliò e mi salvò

da un’imprevista polluzione

Alberto Figliolia (da Poesie scelte, 2010, Albalibri)