Amebe giganti popolano il cielo.
I gradoni delle piramidi maya hanno occhi bistrati.
Bambole di legno perdute nella giungla.
Meloni spaccati.
Foglie come vagine.
La luce e le tenebre nello stesso istante.
I grandi seni della notte infiorati di stelle.
Bambini volanti fra le costellazioni.
Il sole come una mela si spaccherà
mentre faremo all’amore.
Sconosciuti treni in un metafisico silenzio.
Picchi di roccia vecchia di milioni di anni:
intorno vi orbitarono le astronavi aliene.
Mi ridesto.
Alberto Figliolia