Earvin Johnson Jr. (Magic)
La Ville Lumière e l’oscura Senna,
l’odorosa mole di Notre-Dame
e i gradini di Montmartre;
notti di gloria e giorni vacillanti…
Non fu il mal francese,
ma un altro di subdola specie,
comparsa tragica e solitaria,
a invaderti pian piano:
capitato perché?
Che sconforto e che abbandono
potesti subire da chi
ti aveva, prima, tanto osannato?
Predestinato, tosse di mago
ti dimorava nelle fibre dell’anima…
Carpivi rimbalzi, rubavi
palloni che trasformavi,
con polpastrelli felpati,
in turbinose discese
e profetici assist
quando non finivi tu stesso
all’orizzonte, il sorriso
aperto alla platea.
Con Larry hai dato vita
a una Terra dei Sogni, scempiando
le cieche rivalità di razza, fratelli
nello stesso stile.
Sul podio olimpico hai pianto,
nella città di Gaudí,
oppure come un soldato-poeta
dell’Ellade remota
hai abbandonato lo scudo
per maggior orgoglio della vita.
Alberto Figliolia