Fiori di sangue è il cielo
Fiori di sangue è il cielo,
e scheggiato come l’incisivo
di un uomo preistorico,
zigrinato come la pelle
cadente di un vecchio
e implacabile, impeccabile,
come il manto del tempo.
Fiori di sangue è il cielo
nell’inspiegabile aurora boreale
sopra il muto urlo
degli esseri umani
nei fiordi dell’angoscia.
Quando torneranno
lungo le strade
coperte di luce
le bolle di sapone
dei bambini spensierati?
L’orizzonte è un’ipotesi remota.
E se la Terra stessa avesse perso
la propria circolarità cosmica?
Mi accovaccio
nell’ultimo silenzio,
fra terrore e misticismo.
Tremo.
Con i miei simili, tremo.
Eppure so… so
che ciò che residua
è sogno.
E nel sogno
mi smarrisco,
i fiori di sangue
che compongono il cielo
mistero
che feconda
l’anima.
Alberto Figliolia