Cordoni ombelicali volanti per portare altrove germi di stelle.
Farfalle di carta che veicolano semi e seminano sangue.
Avere il terzo occhio in fronte a forma di triangolo: trinità di fiumi.
Piste di nubi psichedeliche.
“Foderami Merceria” era scritto sull’insegna che ha veduto generazioni avvicinarsi, avvicendarsi, avviarsi alla dimenticanza reciproca.
Perché qualcuno viva un altro morirà: non sai quando, non sai come; soltanto una risata riesumata dal nulla. O un passato che torna uguale a sé stesso.
Le pieghe metalliche della saracinesca sono rughe di quel breve eterno (negato).
E il blu elettrico del ferro mi ustiona l’anima.
Alberto Figliolia