Ricevo e ospito volentieri questa poesia di Marcello Cicconi…
Non ho mai conosciuto
Non ho mai conosciuto ciò che non volevo conoscere.
Felicemente triste
mi addormento sorridendo a questa vita;
continuo a pensare a tutto ciò che non ho,
mi manca il non avere sogni,
cerco la felicità dentro incubi.
Felicemente triste
combatto il mio presente sorridendo a questa vita.
Tutto cambia e questo periodo fa rifiorire
la margherita senza petali nel mio cuore;
tutto cambia, provo malinconia,
non vorrei trovarmi qui e solo,
anche se solo non sono.
Mi guardo riflesso sui vetri
e non riconosco più me stesso;
sembro un essere privo di anima,
un corpo che vaga senza una meta,
comandato unicamente dalle abitudini
quotidiane, un robot programmato
per pagare un enorme debito, senza un’anima.
Felicemente triste
sorrido a questa mia vita,
la comprendo senza accettarla.
Quando arriva Natale l’angoscia torna
impetuosa, accarezza il mio corpo,
mi scuote dandomi un barlume di lucidità.
Sono vivo ancora,
cammino e vago senza meta,
il fiore cresce nel mio cuore,
non ha petali ma enormi spine
che penetrano il mio corpo,
sono completamente avvolto, fatico a muovermi,
il fiore mi trattiene inerme nella solitudine,
sono vivo, ancora vivo.
Felicemente triste
annuso i soliti odori di ogni stagione,
potrei riconoscere ogni mese dell’anno
con l’olfatto cieco oramai impregnato di ruggine.
È Natale e il rosso spadroneggia nei miei occhi,
vivo sfinito, avvolto da spine di un fiore
che cresce nel mio cuore,
sento dolore nella lucidità intermittente, decennale;
l’incubo persiste,
mi trasformo in una rosa nera
che golosamente s’intreccia a una rosa rossa,
vedo solo rosso,
mi sveglio.
Felicemente triste…
21/12/2019
Marcello Cicconi