Poetry Slam e Zelig TV

Dici Zelig e ti vien da pensare a quanto irresistibile divertimento abbia nel tempo saputo generare con la sua irresistibile e disparata pattuglia di comici. Dici Poetry Slam e ti vien da pensare alla più popolare, e altrettanto irresistibile, maniera in cui la poesia si palesi, vale a dire una competizione fra poeti – 3′ ciascuno per ogni turno di lettura/declamazione/interpretazione: solo il proprio testo, voce e corpo – il cui vincitore viene scelto da una giuria nominata fra il pubblico.

Zelig Cabaret e Poetry Slam, che alleanza! Difatti nello storico locale di viale Monza 140 in quel di Milano si è svolta giovedì 13 giugno la finale regionale lombarda del Campionato Italiano 2019 bandito dalla LIPS (Lega Italiana Poetry Slam). Sotto la regia dei Maestri di Cerimonia Davide Passoni e Paolo Agrati, e Ciccio Rigoli in veste di dj, i sei poeti finalisti si sono affrontati in uno scoppiettante duello a suon di versi. Tre i sopravvissuti ai primi due turni e, infine, secondo il responso dell’ultima giuria – i cinque membri cambiavano volta per volta – al secondo posto si è classificato Marco Antonio Susano Villagomez (una poesia, la sua, potente, dolente) e al primo Andrea Fabiani (un marchio poetico ironico, mai scevro tuttavia di nostalgia esistenziale e riflessione sociale). La coppia di poeti si è qualificata per le finali nazionali che si disputeranno a Ragusa durante il prossimo mese di settembre.
E Zelig? Zelig non ha concluso con questo evento la sua collaborazione con l’universo del Poetry Slam dal momento che tramite il canale omonimo (63 del digitale terrestre), e con la collaborazione della LIPS, si potrà assistere ad altre sfide degli slammers lombardi (o anche in trasferta da altre regioni) nell’apposito torneo organizzato nella sua sede. L’appuntamento è con Zelig TV (
www.zeligtv.tv) per quattro puntate di un’ora e mezza ciascuna per quattro sabati consecutivi (la prima è stata trasmessa l’8 giugno), sempre alle ore 21,30. Il vincitore parteciperà alla celebre Poetry Slam Madrid.

Si potrà obiettare… La poesia in televisione? In un locale per spettacoli di pura comicità? Non costituirebbe ciò una banalizzazione della parola poetica e del suo cosiddetto messaggio? Falso. Intanto con la Poetry Slam si sono ri-accesi i riflettori sulla poesia ponendo essa e i suoi artefici all’attenzione di un pubblico variegato e con molti giovani. Se qualche limite vi è – per taluni la deriva con facili effetti per la captatio benevolentiae di pubblico e giuria – le virtù congenite sono in misura ben superiore, in primis una fruizione fresca, accattivante, non polverosa, della poesia nei suoi infiniti registri; inoltre il confronto fra autori stimola il meglio, le suggestioni crescendo di valore e intensità.

Ben venga dunque il Poetry Slam a iniettare nuova linfa nelle vene delle persone e a conquistare cuori e menti alla poesia, voce del mondo, verità, bellezza, E un plauso a chi, come Zelig, vuol crederci e, rischiando, propone questo “evento” con uno specifico format catodico. Buona Poesia e Buono Zelig a tutti!

Alberto Figliolia

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