Sono stato molto male.
Sto sempre male.
I miei sogni sono
incubi a scacchi,
vorticose fughe da fermo,
forme di orrori piani,
assurde divagazioni
nel nulla totalizzante
(e sempre al crepuscolo)
e il risveglio è
affanno,
batticuore,
tormento,
udendo
l’impuro e segreto respiro
del mondo.
Ho varcato il crinale
lungo tempo fa
e ieri
e ogni giorno in mezzo
ho camminato sul filo
e poi oltre
senza vederlo, senza saperlo.
Le vite possono cambiare in un istante
inconsulto:
caso? Destino?
O soltanto le forche caudine
del cieco arbitrio umano
sotto cui passare chini
ancora una volta oltre,
verso l’ignoto
che strema?
10 novembre 2018
Alberto Figliolia
twitter @phigliolia