Agli ulivi di San Vito dei Normanni (A Lorenzo Caiolo)

Sono felicemente reduce da meravigliosi giorni in quel di Ostuni, San Vito dei Normanni, Brindisi et alia, insieme con tanti amici/amiche, artisti/e, per la Settimana dei bambini del Mediterraneo.
La manifestazione si è svolta nel ricordo di quella grandissima persona e intellettuale che il Professor Lorenzo Caiolo è stato (e che nelle nostre menti e nei nostri cuori lui sempre è).
Posto qui una poesia da me scritta un paio d’anni fa allorché in occasione di un mio viaggio Lorenzo mi aveva condotto a visitare un terreno costellato di ulivi plurisecolari.
La poesia è dedicata ai suoi ulivi e a lui.

Agli ulivi di San Vito dei Normanni (A Lorenzo Caiolo)

Fra pietre sparse sulla rossa terra
le rughe del vostro legno, gli scavi
del silenzio, i nodi del tempo, o ulivi
di San Vito dei Normanni, contorti
come vite abbandonate, sperduta
memoria, antica storia, ignota gloria.
Passai un giorno fra voi e una serpe nera
mi attraversò la via, lucendo,
una esse di ancestrale sogno, lenta
come i gesti di chi vi piantò un giorno
che più non sappiamo; nera e sapiente,
come indovina nella notte buia.
E lei mi parlava nella mente, eco
suadente, e voi pure mi parlavate,
o ulivi di San Vito dei Normanni,
fra le pietre sparse, la rossa terra,
le rughe del vostro legno, gli scavi
del silenzio, i nodi del tempo, il sole
nel suo arco senza soluzione, nuvole
rade, distratte, nell’azzurra volta.
E rimbalzavano nel cuore stanco
i sorrisi sdentati dei braccianti
e la fatica intonsa di bambini
a piedi nudi, pane nero e olive,
le donne raccolte al fuoco, e giustizia…
contro i padroni e lo sfruttamento,
contro l’immondizia del potere,
contro chi recider vuole gli anelli
luminosi del vostro legno, o ulivi
di San Vito dei Normanni, così storti,
ma belli, ricchi, gentili, le foglie
verde-argento a stormire lievi, tenere,
come campane nell’aria distante.
Fra pietre sparse sulla rossa terra
le rughe del vostro legno, gli scavi
del silenzio, i nodi del tempo, o ulivi
di San Vito dei Normanni… le bacche
di Ulisse e dei pastori dell’Arcadia,
il dono degli dei all’umanità.

Alberto Figliolia

twitter @phigliolia

Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...