i ragni elettrici sulle teste

L’ascesso dell’ascissa/ è un sogno/ che mi turba.
Liquorosi liquami/ si riversano/ nei meandri dell’io.
Liquidi nembi/ abusano/ dell’orizzonte.
Da quanto tempo passeggiano/ i ragni elettrici sulle teste/ dei viaggiatori della metropolitana?
Dispari oggi/ è il cielo/ di metano.
Che ore sono nel mio pozzo?/ Troppo il divario/ fra fede e speranza
e incolmabili/ gli abissi/ d’amore.
La specie/ è/ qualità?
Negri crocifissi/ a lisergiche croci./ Ecce homo!

Alberto Figliolia

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