Sono agnostico, ma prego
Sono agnostico, ma prego.
Non mi disturbano i crocifissi
alle pareti: amo
l’arte sacra.
Non credo all’Immacolata Concezione,
ma, se vedo una Madonna Nera
in una chiesa nelle sperdute lande
o un’edicola votiva
agli angoli di un’umile strada,
mi fermo e la contemplo.
Mi commuove ancora
il ricordo di come pregava
mia nonna, il Vangelo
sopra la mensolina di pietra
in alto, a destra del letto,
in cui in via Inganni 11
dormiva sola
(però accompagnata
dal Dio delle periferie).
Oggi che sono agnostico
prego più di prima:
avvolto dal Mistero,
conscio che il silenzio
è il tempio del perdono
e il perdono
quello della consapevolezza
che il nostro destino
è nullo
se non vi è amore.
Alberto Figliolia