Cane nero
Ho visto un cane nero venirmi incontro
nel giorno
un giorno che somigliava alla notte
un cane che parlava
e le sue parole eran roche di dolore
un cane che in un’altra vita era stato imperatore
ora era solo una bestia in cerca d’amore
un cane che si rizzava sulle zampe
per avere un po’ d’attenzione
e scodinzolava a ogni potenziale padrone
un cane che non aveva neppure un nome
un cane che abbaiava senza fare rumore
un cane che parlava
e le sue parole eran roche di dolore
Eravamo nelle terre brumose del sogno
e io non distinguevo neppure i confini
del tempo: non le ore né i secondi
tutto si riduceva a una sfiatata litania
come il pelo di quel cane nero
che mi veniva incontro
nel giorno
un giorno che somigliava alla notte
mentre mutanti intorno intonavano inni rotti
Ho visto un cane nero venirmi incontro
nel giorno
un giorno che somigliava alla notte
un cane che parlava
e le sue parole eran roche di dolore
Alberto Figliolia (da Poesie scelte, Albalibri, 2010)