In quest’altrove viaggiante
Il suono ovattato
del sole
al tramonto
nel suo solito tuffo
nell’ignoto mare
della notte a venire
lo squillo asimmetrico
di un cellulare
fasci di nubi
s’incrociano
nel cielo
grigiolatte
luci
di milioni di vite
ci vengono incontro
e non sapremo mai niente
gli uni degli altri
sfilano campagne
tutte uguali
ai limiti
del buio
un aereo solitario
fende il nulla
sovrastante
piccoli vortici
turbine di paura
turbini di non senso
colonnine di ricordi
un colpo di tosse, dietro
a spezzare
la compunta armonia
della disperazione
ore 18 del 28 ottobre 2016, sul pullman in un luogo imprecisato del Veneto
Alberto Figliolia