Bisogna difendersi dalla primavera
Bisogna difendersi dalla primavera,
dai fiori come fiocchi
bianchi o rosa,
confetti di carnoso velluto,
talora affratellati
nella stessa pianta
in balia del vento
e delle grida dei giochi
dei bambini.
Bisogna difendersi dalla primavera,
dalle sue foglie tenere,
verdi o dorate,
nello stormire del silenzio
che spinge le nubi
in qualche altrove.
Bisogna difendersi dalla primavera,
dai suoi sogni
nella notte più lasca
che al risveglio,
nell’alba dall’avorio imporporato
come sangue sulla chiostra
dei denti,
alimentando la speranza
di un ristoro
dalla tragedia quotidiana.
Bisogna difendersi dalla primavera…
Mercoledì 8 aprile 2015, Cesano Boscone (aspettando il proprio turno nell’ufficio postale)
Alberto Figliolia (da Visioni o dell’anarchico girovagare, Rayuela Edizioni, 2017)