All’imbrunire
un centauro
annusa
il tramonto.
Vibra l’aria
di colori rappresi
nell’Arcadia
e fuggono
le ondulazioni boscose
nell’incendio
delle nubi.
il silenzio
dei piccoli templi
nel gorgoglio
dei ruscelli
e le ninfe
mollemente
si adagiano
nelle radure erbose.
Il centauro
scruta
la molteplicità
dell’orizzonte;
alle narici frementi
giunge
il dolce afrore
delle ninfe
e in esso lui si crogiola
e si strugge…
si strugge
per l’impossibilità
dell’amore.
Le nubi son fuoco
che arde
nel suo perso cuore.
Alberto Figliolia