Il suq di Porta Genova.
Tram. Un mangiatore di fuoco,
seminudo. Salti mortali.
Fischi tribali a richiamare l’attenzione.
La folla sciama.
Serrande abbassate.
Il miraggio della Darsena,
mare chiuso sulle cui brevi onde
veleggia il tramonto.
Murales. Pesce fritto. Birra.
Coppie d’innamorati sulle panchine
o, le gambe a penzoloni, ai bordi di pietra
in faccia all’acquea distesa:
le vertigini di un breve abisso. Come l’amore.
Una sciarpa nera pende da un ramo:
abbandonata da chi?
Gesso. Sesso. Voci attutite, soffuse,
dai passeggiatori seriali.
E cammina la solitudine.
come in un quadro di Munch:
un’altra latitudine,
ma la stessa dell’anima.
Alberto Figliolia