Laboratorio di haiku, a cura di Alberto Figliolia, Silvana Ceruti, e Çlirim Muça, presso la Biblioteca Valvassori Peroni (via Valvassori Peroni 56-Ingresso libero, tel. 0288465095), martedì 7 febbraio 2017, ore 18.
Che cosè uno haiku? Un universo poetico in 3 versi e 17 sillabe (5-7-5), la magia di un’esplorazione della natura – ben visibile anche in una civiltà metropolitana.
Nato nel Giappone del XVII secolo e perpetuatosi attraverso grandi maestri, lo haiku è una forma poetica semplice, sobria, essenziale, una sorta di manifesto del “qui e ora” e, nel contempo, una potente interpretazione del mondo circostante.
E, ancora, un’immersione nel fiume dei sentimenti che ci popolano l’anima, un’osservazione profonda e mai banale degli accadimenti, un viaggio stupito nella bellezza che governa i ritmi della Terra.
Del resto l’infinita luce può raccogliersi nel calice di un piccolo fiore, il cui sbocciare è sempre miracolo e meraviglia.
Questo è uno haiku e tanto altro.
Il Laboratorio di haiku, rivolto sia ad adulti che a bambini (fantastici artefici), racconta genesi, sviluppo e modi del genere, consentendo nella seconda parte dell’incontro, con l’ausilio degli haijin (ossia i poeti che compongono haiku), di lavorare con la propria creatività estraendo dall’interno di sé inaspettate risorse e versi.